Al termine della tappa romana della retrospettiva a lui dedicata,
l’Artista ha voluto ringraziare il suo pubblico
e dargli appuntamento alla prossima città.
Perché la Mostra continua…

In Mostra i Migliori Anni Della Nostra Vita !

L' attaccamento alla mia persona. La netta condivisione del mio pensiero.
L'ostinata perseveranza nel condividere il percorso. Nel farlo vostro.
Corredandolo con le vostre preziose intuizioni. Regole e modalità.
Tutto questo vostro "credere" ha dato un senso definitivo ed affascinante ad un rapporto che resiste,
ormai, a qualunque mutamento o perplessità.

“In Mostra siamo noi”, coesi e saldi. Convinti e spavaldi. Provati…ma soddisfatti. Abbiamo fatto sfoggio di una semplicità disarmante. Di musica e chilometri. Di bivacchi e confidenze. Di un'armonia sudata, meritata e goduta. Mentre il tempo sfrondava qualche tenera promessa...
e qualcuno forse non é riuscito a superare un brutto temporale.
Ci siamo rivisti, eccome. Abbiamo sospirato, ma con gioia ed ironia. I volti trasformati, sì. Ma con rispetto.
Tanto che quel sorriso si farebbe riconoscere ancora oggi: anche al buio!

Grazie per Zerolandia. Per tutte le mie provocazioni. Per avermi permesso di osare.
Di credere in me. Di maturare. E di liberarmi del peso assurdo e inaccettabile del "Dubbio" di alcuni,
che bazzicano ancora i margini dell’esistenza per paura di contagiarsi d’Amore.
Grazie per avermi ispirato. Per essere dentro le mie canzoni con le vostre storie dolci e dolorose.

Grazie a nome delle mie maschere. Del beauty-case che mi mise al sicuro dalle scomode etichette e dalla monotonia di una scrivania troppo angusta per me.

Grazie alla mia Roma che continua ad accogliere i miei amici con stile impeccabile e grande partecipazione.
Infine, grazie per Fonopòli. Un'idea troppo geniale perché i signori del potere ne potessero comprendere il senso e la lungimiranza. Pazienza, noi guardiamo avanti.

Un’esperienza davvero densa di emozioni e meraviglia, anche per me.
Siete stati preziosi al cuore. Alla mente. Ma più di tutto all'anima. Che se si ammala...
non canta più. Non si trucca più. Non stupisce più nessuno e muore.
Viva te. Viva la musica. La vita. Il carrozzone.
E viva pure Renato che non accettò mai di inginocchiarsi di fronte alla mediocrità!

Arrivederci ai prossimi appuntamenti. Non fatevi trovare impreparati.
Vivete e annotate…osservate e arricchitevi…sbagliate e non pentitevi…incontrate e raccontatevi…
Che il silenzio non ha mai abitato qui!

  • Un volume
    unico e pregiato

    in 280 pagine che attingono ad archivi finora inesplorati, il viaggio poetico sociale e umano dell’artista più provocatorio e rivoluzionario del nostro tempo.


  • LA MOSTRA “ZERO”
    SELEZIONATA NELL'ADI DESIGN INDEX 2015!

    Il miglior design italiano anche quest'anno viene presentato a Milano e a Roma.


(La favola mia)

E mi trucco perchè la vita mia
non mi riconosca e vada via


Renato


(La tua idea)

E’ meglio fingersi acrobati
che sentirsi dei nani


Renato


(Cercami)

Io sono qui insultami, feriscimi,
sono così, tu prendimi o cancellami


Renato


(Nei giardini che nessuno sa)

Ti darei gli occhi miei
per vedere quel che non vedi


Renato


(Nei giardini che nessuno sa)

Ti darei gli occhi miei
per vedere quel che non vedi


Renato


(Il cielo)

Gli spermatozoi,
l'unica forza tutto ciò che hai,
ma che uomo sei se non hai il cielo


Renato


(Il cielo)

Gli spermatozoi,
l'unica forza tutto ciò che hai,
ma che uomo sei se non hai il cielo


Renato

RASSEGNA STAMPA

Scarica Rassegna Stampa

mostra in sintonia spontanea con le avanguardie
delle gallerie straniere.

L’identità italiana è quella di Fellini, di Schifano,
di Jacovitti e di Zero, il primo vero front man del nostro paese.

Una mostra che dovrebbe essere retrospettiva,
invece diventa introspettiva e antespettiva.


Luca Beatrice, il Giornale

Arthur Danto

Marco Travaglio, Il Fatto Quotidiano

Non solo canzoni L’arte inizia da Zero
Stefano Bucci per il “Corriere della Sera” - 7 dicembre 2014

Storia di un Paese attraverso un suo grande interprete Amori inediti, maschere improbabili, cicatrici italiane.

READ MORE
Zero, nessuno e centomila
Marco Travaglio per il “Fatto quotidiano” - 18 dicembre 2014

L’uomo che nacque tre volte – la prima come tutti, la seconda subito dopo nel reparto maternità con una trasfusione completa del sangue…

READ MORE
Il rock è diventato arte con le mille maschere del camaleontico Zero
Luca Beatrice per “il Giornale” - 20 dicembre 2014

La mostra di David Bowie al Victoria & Albert Museum di Londra nel 2013 ha aperto un fronte: è dunque possibile declinare un linguaggio…

READ MORE

CREDITS