IDENTIKIT
Renato Zero tra la fine degli anni sessanta e l’inizio dei settanta è ancora alla ricerca di un'identità, ma nel frattempo aveva lavorato duramente per mettere a punto il proprio stile, studiando artisti specie stranieri, scrivendo nuove canzoni e sperimentando nuove formule di messinscena. Dopo tanta gavetta è pronto a debuttare con le sue preferenze stilistiche, il suo nome d’arte scelto per ripicca contro chi lo criticava (“Sei uno zero” è la frase che più si sentirà ripetere quando travestito e truccato cominciò ad esibirsi in piccoli locali romani), il suo repertorio, il suo spettacolo ed un contratto con la RCA alle sue condizioni. Il suo personaggio dapprima trasgressivo, provocatorio ed alternativo, che trucchi e costumi restituiranno solo in parte, negli anni si evolverà sostituendo le paillettes con una gestualità e una mimica che oggi sono il veicolo per esprimere le proprie emozioni, le utopie, i sogni (da Zerolandia a Fonòpoli), le speranze, le delusioni, le gioie e le amarezze. Le sue canzoni racconteranno se stesso come uomo e come artista, l’amore e il sesso in tutte le sue declinazioni e precorreranno i tempi affrontando temi come la pedofilia, l’identità di genere, la droga, l’incomunicabilità, l’omosessualità, l’emarginazione, la violenza e la spiritualità.
ANNI '70
Nel 1973 esce il primo album ufficiale della sua carriera intitolato No! Mamma, no! Un esordio atipico visto che si tratta di un disco dal vivo, anche se in realtà non è completamente tale. Nonostante i problemi tecnici e una certa acerbità interpretativa, il primo lavoro discografico di Zero è tutt’altro che dimenticabile, visto che in esso è già racchiusa tutta la poetica e le tematiche dell’artista romano. Tra i pezzi più significativi vanno ricordati l’inno alla libertà del brano d’apertura Paleobarattolo, il simpatico antimilitarismo di Sergente, no!, l’intensa Nell’archivio della mia coscienza, il monologo antiabortista di Sogni nel buio e la coraggiosa per l’epoca No! Mamma, no! Nonostante l’insuccesso commerciale del primo disco, Zero non demorde e nel 1974 mette in cantiere Invenzioni, che sarà un disco decisivo. Almeno due i capolavori presenti che resisteranno nel tempo: Qualcuno mi renda l’anima che affronta ante litteram il tema della pedofilia e Inventi canzone sull’amore universale, ma sono degne di nota: L’evento, Tu che sei mio fratello, Metrò e 113.

ANNI '80
Renato compie trent’anni e chiede una tregua al mondo, a se stesso, al suo pubblico. Nasce da questi presupposti il doppio album Tregua, dedicato al padre Domenico scomparso nello stesso anno, anticipato dal 45 giri Amico/Amore sì amore no. Entrambi raggiungeranno il vertice della classifica. I diciotto brani di "Tregua" sono un caleidoscopio di generi, da Niente trucco stasera, Guai, Fortuna, Profumi balocchi & Maritozzi alle spirituali Potrebbe essere Dio e Buon Natale.
Fra Roma e Torino, tra il dicembre del 1980 e il gennaio del 1981 Zero mette in scena la serie di concerti "Natale a Zerolandia" da cui nasce un doppio album live dal titolo "Icaro". L’album contiene due inediti live: Chi più chi meno e Più su. Dopo l’ennesimo trionfo in classifica, in estate, senza alcun preavviso Zero pubblica il 45 giri Galeotto fu il canotto.
Zero è inarrestabile tanto che nel dicembre 1981 pubblica un nuovo album d’inediti, dal titolo Artide Antartide che scalerà le classifiche. Il disco si apre con Pionieri ed è un susseguirsi di pezzi riusciti: Il jolly,Marciapiedi, Ed io ti seguirò, Padre nostro, Sterili, Gente, Stranieri, Ecco noi, Notte balorda. A meno di un anno dal precedente lavoro discografico, Zero pubblica un album doppio dal titolo Via Tagliamento 1965 – 1970, tributo al periodo vissuto al Piper. Dopo tanto ostracismo la RAI recluta Zero per lo show del sabato sera condotto da Corrado e Raffaella Carrà, ma non senza problemi, visto che la sigla Viva la RAI avrà qualche problema con la censura. Le canzoni interpretate sono: Niente, La facciata, Resisti, Contagio, Angeli e Ancora fuoco. Nello stesso anno conduce in radio la trasmissione Zerolandia Fermposta, il cui successo porterà alla realizzazione di altre due edizioni. Nel dicembre dello stesso anno Zero subisce un duro colpo, quando il tendone di Zerolandia viene sigillato e posto sotto sequestro.

Nel 1998 pubblica uno dei suoi album di maggiore successo intitolato Amore dopo amore, che può essere considerato la summa della poetica di Zero nel periodo della sua maturità. Tredici brani (Cercami, Figaro, L’impossibile vivere, Dimmi chi dorme accanto a me, La pace sia con te sono diventati pezzi irrinunciabili per quello che molti hanno definito il capolavoro della maturità. Quattro pezzi inediti (Il mercante di stelle, Appena in tempo, L’eterna sfida, Poesia poesia) altrettanto validi hanno trovato posto nei singoli che hanno anticipato e seguito la pubblicazione dell’album.
Nel 1999, a testimonianza del clamoroso successo del tour che seguirà, Zero pubblica il suo terzo doppio album live: Amore dopo amore tour dopo tour. Verranno aggiunti quattro inediti da studio (Si sta facendo notte, Che strano gioco è, Al buio, Il coraggio delle idee) e uno live interpretato durante il tour intitolato Il circo.

SCOMODO SÌ
PERCHÉ NON SO
TACERE MAI
ANNI ’00
il 2000 e per Zero, almeno in televisione, è giunto il momento dell’apologia con uno speciale in quattro puntate dal titolo Tutti gli zeri del mondo; Zero attinge a piene mani dal suo repertorio; particolare pregio Quello che non ho detto e Via dei martiri, interessanti sono certamente le cover, La canzone di Marinella di Fabrizio De André, Anche per te di Lucio Battisti e Tu sì’ na cosa grande di Domenico Modugno (di cui verrà realizzato un videoclip), magistrali le interpretazioni dei medley dedicati a Luigi Tenco e Umberto Bindi, ma più sbalorditivo come Zero s’impossessi de L’istrione di Charles Aznavour. Nel settembre del 2000 scompare l’amata mamma Ada, una perdita e un dolore ammorbidito da una fede che Nel 2001 Zero canterà nel suo nuovo lavoro discografico La curva dell’angelo. L’album raggiungerà il vertice della classifica e risulterà il decimo più venduto dell’anno. Seguirà Prove di volo, ennesimo trionfale tour che raccoglierà mezzo milione di spettatori e verrà premiato come il migliore dell’anno.
Zero nel 2003 pubblica Cattura, un lavoro che trabocca arte sin dalla copertina (un’elaborazione grafica di Luciano Tallarini), innovativo, comunicativo e autocitazionista, dalle sonorità internazionali (come in Voyeur la produzione è affidata a Geoff Wesley) con molti pezzi destinati a rimanere fra i migliori della produzione zeriana (Magari, Come mi vorresti, Figlio, I miei miti). Cattura il sogno e Il sogno continua sono i concerti monumentali del 2004 che porteranno Zero nella classifica Pollstar dei tour di maggior successo a livello mondiale. Il dvd e doppio cd live Figli del sogno sono la cronaca fedele dello spettacolo (il dvd sarà il più venduto dell’anno).
Nel 2005 sarà tra i protagonisti del Live 8 proponendo Cercami, Nei giardini che nessuno sa e I migliori anni della nostra vita con Laura Pausini e Claudio Baglioni. Nello stesso anno esce "Il dono", un disco inaspettato, che viene anticipato dal bel singolo Mentre aspetto che ritorni, D’aria e di musica e La vita è un dono, che Zero proporrà anche in Vaticano. Il disco raggiungerà ancora una volta il vertice della hit parade e in sole sei settimane conquisterà il quarto posto nella classifica annuale. Il tour Zeromovimento che partirà nel 2006 farà registrare il tutto esaurito e verrà trasmesso con successo dalla RAI.
Nel 2007 Zero porterà in giro per gli stadi italiani il suo nuovo spettacolo dal titolo emblematico Mp Zero, che chiuderà i battenti con circa 270.000 presenze in sole sette date.
Dopo quattro anni dal "Dono" nel 2009 arriva il disco Presente; questi i numeri: 500.000 copie vendute, cinque dischi di platino e uno di diamante vinti, con cui Zero torna a scalare le classifiche di vendita (sarà il secondo più venduto dell’anno). La vera notizia è che Zero è il prima artista italiano a prodursi e distribuirsi in proprio attraverso l’etichetta Tattica, senza sostegno delle major. Il disco, anticipato dal singolo e dal videoclip Ancora qui, offre diciassette brani poetici, colmi di emozioni, ben scritti e suonati e a tratti divertiti. Una scommessa vinta a cui segue un tour di successo (oltre 500.000 le presenze) incentrato sui brani di Presente, da cui viene tratto un DVD che è la testimonianza fedele dello spettacolo.
Nel 2011 Zero pubblica l’ennesima raccolta dal titolo Puro spirito che ha come filo conduttore l’ironia. Diciassette brani (vengono recuperate Galeotto fu il canotto e Menefotto) più due inediti: Sorridere sempre e Testimone. A dicembre insieme ad altri colleghi, Zero si esibirà al 105 Stadium di Genova a favore delle vittime dell’alluvione, mentre nel settembre del 2012 sarà tra i protagonisti dell’ Italia Loves Emilia tenutosi a Campovolo a favore dei terremotati dell’Emila. Dopo quattro anni dal suo ultimo album d’inediti Zero torna al suo pubblico con una trilogia"AMO" costituita da due dischi d’inediti e un terzo elegante cofanetto, contente i due precedenti cd, un poster – puzzle dell’artista e il racconto dei brani inclusi. Nei due cd sono raccolti ventinove brani che raccontano l’amore nelle sue diverse declinazioni; un progetto omogeneo dove il primo capitolo si presenta maggiormente autobiografico ed autoreferenziale mentre il secondo amplia il raggio d’azione trattando argomenti diversi tra cui il malato mondo televisivo e discografico. Entrambi i capitoli di Amo raggiungeranno la prima posizione in classifica, portando Zero a raggiungere un record. E’ l’unico artista italiano ad aver raggiunto il vertice della classifica di vendite in ben cinque decenni diversi. Il ventisette aprile parte dal Palalottomatica di Roma (rinominato per l’occasione PalaZero) il trionfale Amo in tour incentrato sui brani del progetto Amo, che a rotazione verranno inseriti nelle scalette delle varie serate.
ZERO "LA MOSTRA"
Dal 18 dicembre 2014 al 22 marzo 2015 si è tenuta a Roma presso il Centro di Produzione Culturale La Pelanda, in collaborazione con il Macro – Museo d’Arte Contemporanea, la mostra Zero dedicata interamente all’artista romano. Viene ripercorsa la sua parabola artistica tra musica e versi, in una retrospettiva suggestiva ed ispirata che fotografa un arco di tempo in cui ci sono stati enormi mutamenti. Nessun reliquiario dunque, piuttosto un percorso di senso e vita, una fotografia storica e sociale che mette in relazione Renato Zero e il flusso del suo tempo e dell’Italia.
Una mostra urgente in un momento storico che tende a cancellare la memoria, a livellare le differenze a non esaltare la creatività individuale. La mostra riscuoterà un notevole successo con più di 50.000 presenze. L’Associazione Culturale Fonopoli, in contemporanea alla mostra, lancia un bando di concorso intitolato Zero in letteratura che si propone di promuovere e valorizzare i contenuti, le strutture e il valore sociale dei testi di alcuni brani del canzoniere del cantautore romano. La partecipazione è riservata alle scuole secondarie di secondo grado di Roma e prevede l'analisi testuale o grafica di una delle canzoni proposte. Alla Scuola dove risulterà iscritto il vincitore e allo stesso verrà erogato un premio di mille euro, che lo stesso Zero ha consegnato durante una premiazione tenutasi proprio alla Pelanda.
2017-2018 Zerovskij Solo per Amore
Il 20 marzo 2017, Renato Zero annuncia quello che sarà il suo progetto più ambizioso di tutta la carriera: “Zerovskij Solo per Amore”, un doppio album ed un live senza precedenti. Il 12 maggio viene pubblicato il nuovo lavoro discografico, composto da 19 brani inediti che saranno al centro dell’omonimo progetto live, mentre Il 1 ° luglio 2017 inizia dal Centrale live di Roma la tournée. Renato Zero porta in scena con se un’orchestra di 61 elementi, 5 nella sezione ritmica, 30 coristi e 7 attori.Un'operazione artistica e sociale che ha illuminato tante risorse del nostro Paese sempre più delegittimato nei suoi pilastri fondanti: l'arte e la cultura. Il tour “Zerovskij Solo per Amore” è stato arricchito anche dall’importanza artistica delle location scelte. Registrando il sold out in ogni data. Il 19, 20 e 21 marzo "Zerovskij solo per amore", arriva al cinema. Distribuito da LuckyRed, il film concerto è presente in 320 sale. Un montaggio di oltre 2 ore di spettacolo registrate durante le rappresentazioni svolte all’Arena di Verona. Nei tre giorni di programmazione previsti, conquista la vetta della classifica Cinetel. A grande richiesta, Zerovskij tornerà quindi al cinema per altri due giorni. Il 3 e 4 aprile.
ANNI '020
2020 ZEROSETTANTA, L'ALBUM IN TRE VOLUMI
L’album Zerosettanta, composto da tre volumi, rappresenta uno dei più ambiziosi progetti discografici di Renato Zero. Pubblicato nel 2020 per celebrare il suo settantesimo compleanno, l’album è uscito a cadenza mensile a partire proprio dal 30 settembre. L'opera raccoglie 39 brani inediti, frutto di nuove ispirazioni e collaborazioni con autori e musicisti fidati. L'ordine inverso di pubblicazione dei tre volumi (dal terzo al primo) rappresenta lo storico conto alla rovescia che precede l’inizio dei suoi concerti. Il contenuto dei volumi è vario sia nei temi che negli stili musicali. Il VolumeTre affronta argomenti come la pandemia, l’ecologia e la spiritualità, con canzoni come Il linguaggio della Terra e L’angelo ferito. Il VolumeDue, più eclettico, riflette sul tempo, sulla giovinezza e sulla critica al mondo discografico moderno, come emerge in La logica del tempo e Troppi cantanti pochi contanti. Il VolumeUno, infine, è il più introspettivo e personale: tra i brani spiccano Amara melodia e Un mondo perfetto, che esprimono la necessità di un ritorno a valori autentici e di una società più umana dopo la crisi pandemica. Il successo dell’opera è stato notevole.
Il VolumeDue ha raggiunto il primo posto nella classifica FIMI, rendendo Renato Zero l’unico artista italiano ad aver ottenuto un album al primo posto in sei decenni consecutivi, dagli anni ’70 ai 2020. Tutti e tre erano contemporaneamente presenti nella top ten italiana. Dal punto di vista grafico, ogni volume è rappresentato da una copertina illustrata da Valeria Corvino, in cui compare un giovane Renato Zero in versione guerriero, con espressioni diverse e colori simbolici: magenta per il VolumeTre, verde per il VolumeDue e blu per il VolumeUno.
2022 ATTO DI FEDE, IL PRIMO PROGETTO EDITORIALE
Nel 2022 Renato Zero pubblica il suo primo progetto editoriale-discografico, Atto di Fede. L’opera unisce musica e riflessione spirituale, composta da un libro e un doppio CD di musica sacra, un oratorio che include 19 brani inediti interamente composti da Renato Zero e arrangiati dal M° Adriano Pennino. Nella parte musicale si aggiunge anche una nuova versione di Ave Maria, presentata originariamente a Sanremo nel 1993. Tra i brani si alternano testi e riflessioni scritti dagli “Apostoli della Comunicazione” – 17 personalità della cultura italiana, tra cui Sergio Castellitto, Aldo Cazzullo, Alessandro Baricco, Lella Costa, Oscar Farinetti, Marco Travaglio, Walter Veltroni – letti da voci note come Pino Insegno, Luca Ward, Giuliana Lojodice e dallo stesso Renato Zero. Particolare la chiusura del libro con una pagina simbolica a specchio contenente la domanda “Rifletti?”. Collaborano all’opera anche i cantanti Giacomo Voli e Lorenzo Licitra, presenti in alcuni brani come solisti o in duetto con Zero.
2022 ZEROSETTANTA, I 6 CONCERTI-EVENTO AL CIRCO MASSIMO
Zerosettanta, oltre ad un album, è anche una serie di sei concerti-evento tenuti da Renato Zero al Circo Massimo di Roma. I concerti, inizialmente previsti per il mese di settembre del 2020, causa pandemia sono stati poi realizzati nel 2022, dal 23 settembre al 1º ottobre. Durante la conferenza stampa di presentazione, svolta presso il Campidoglio, vengono annunciate quattro date che a pochi giorni dell’apertura della vendite registrano subito il sold out, a quelle sono poi aggiunte due ulteriori serate, sempre sold out. L’evento ha totalizzato oltre 100.000 spettatori. Ogni concerto ha presentato una scaletta diversa con circa 30 brani, tra cui medley, classici del repertorio e inediti come Quel bellissimo niente, L’avventuriero, Fortunato e Cuori liberi. Sul palco Renato Zero ha avuto ospiti speciali, amici e colleghi del mondo della musica e dello spettacolo, tra cui Jovanotti, Claudio Baglioni, Beppe Barra, Madame, Diodato, Fabrizio Moro, Michele Zarrillo e molti altri. Ogni serata ha offerto un’esperienza unica, pensata per ripercorrere la lunga carriera di Zero. L’atmosfera di festa e celebrazione ha caratterizzato l’intero ciclo di spettacoli. L’evento è stato in seguito trasmesso in due speciali su Canale 5 il 26 ottobre e il 2 novembre 2022. Sul palco con Zero, l’Orchestra Filarmonica della Franciacorta, un coro, un corpo di ballo che, insieme a una grande squadra tecnica e artistica, hanno offerto uno show maestoso, storico e spettacolare.
A marzo del 2023, Renato Zero è tornato sul palco con il tour “Zero a Zero – Una sfida in musica”, il trentatreesimo della sua carriera. Lo spettacolo ha fatto tappa in dieci città italiane – Firenze, Conegliano, Torino, Mantova, Bologna, Pesaro, Milano, Livorno, Eboli e Roma – per un totale di 24 concerti e oltre 220.000 spettatori. L’idea al centro del tour è stata il confronto tra Renato, l’uomo, e Zero, il personaggio: due facce della stessa medaglia che si sono sfidate sul palco in un gioco di specchi fatto di parole, canzoni, video, costumi e riflessioni. Il momento simbolico dello show è arrivato con l’inedito Zero a Zero, un duetto immaginario tra le sue due anime. Durante il tour, alcuni concerti hanno visto la partecipazione di ospiti speciali come Marco Masini a Firenze e Ornella Vanoni a Milano.
A dicembre del 2023, Renato Zero ha pubblicato il suo trentatreesimo album in studio, intitolato “Autoritratto”. Questo lavoro rappresenta un’intima riflessione dell’artista, un viaggio musicale attraverso tredici tracce che mescolano sei brani già presentati durante i concerti “Zerosettanta” al Circo Massimo e nella tournée “Zero a Zero”, con sette inediti che esplorano nuove sfumature del suo universo creativo. L’album è stato distribuito in un elegante cofanetto, disponibile in quattro diverse versioni grafiche, ciascuna caratterizzata da un colore distintivo: blu, giallo, rosso e verde. Con “Autoritratto”, Zero ha voluto offrire al suo pubblico un’opera che non solo celebra la sua carriera ultracinquantennale, ma che funge anche da specchio del suo percorso personale e artistico, confermando ancora una volta la sua capacità di reinventarsi e di comunicare emozioni profonde attraverso la musica.